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In un antico poema sumerico, " L'Elogio dell'Arte della Scrittura", si racconta come viene accolto dal sovrano di Aratta il nuovo mezzo di comunicazione usato dal re di Uruk per trasmettere i messaggi diplomatici (la scrittura cuneiforme):
"Enmerkar, il figlio del dio Utu, mi ha consegnato una tavoletta di argilla;
o signore di Aratta, esamina la tavoletta, apprendi il cuore della sua parola.
Il signore di Aratta, dall'araldo, prese la tavoletta lavorata artisticamente;
il signore di Aratta scrutò la tavoletta: -la parola detta ha forma di chiodo, la sua struttura trafigge-......"
E' indubbiamente molto poetico l'accostamento della parola incisa con la micidiale "arma-miritum": la parola detta, appunto perchè a forma di "chiodo", è atta a trafiggere, quasi fosse un'arma, penetrando così nella mente dell'interlocutore. L'approccio con il nuovo mezzo di comunicazione ha qualcosa di traumatico: l'organo della comunicazione non è più l'orecchio, ma l'occhio e quindi la forma della scrittura acquista un peso e un particolare significato nella trasmissione del messaggio.
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Io voglio vedere una similitudine fra l'invenzione della scrittura e la fotografia e non avrei potuto non fare un mio modestissimo elogio alla "penna che scrive con la luce" e cioè alla fotocamera, così è nato il progetto di questo sito.
Ringrazio tutti coloro che prenderanno visione di questo sito nella sua interezza, sperando di aver dato un piccolissimo contributo alla conoscenza dello strumento che ormai tutti quanti usiamo in tutte le sue forme.
